Il Mental Coach è un professionista che aiuta il proprio cliente (chiamato coachee) a sviluppare le proprie capacità, al fine di realizzare i propri obiettivi in ogni ambito della propria vita attraverso un percorso di Coaching.
Il Mental Coach è una figura professionale che affianca la persona attraverso strumenti e tecniche specifiche al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati.
Il Mental Coach non è uno psicologo, né un mentore, infatti non suggerisce comportamenti, non fa diagnosi, ma aiuta la persona guidandola a raggiungere i propri traguardi in tante sfere della propria vita in diverse aree: personale, lavorativa, sportiva, di relazione.
A me piace pensare che un vero Mental Coach, non sta dietro il cliente facendosi trasportare dai suoi problemi, né davanti ergendosi a giudice o sapiente.
Un vero Mental Coach sa stare a fianco della persona che guida con lucidità offrendo spunti su cui lavorare.
Il Mental Coach deve poter sentire dentro una forte motivazione che lo spinge a scegliere di aiutare con sincero interesse chi ha di fronte. Come vedi, più che un lavoro è una missione di vita e questo implica grande empatia, nessun giudizio, interesse vero e sincero sul comprendere le dinamiche di pensiero per poter essere un aiuto concreto.
Qual è il significato di mental coach?
Letteralmente Mental Coach significa “allenatore della mente”.
Il coaching è infatti una disciplina che si basa sull’allenare capacità e potenzialità delle persone per sviluppare una profonda e sana crescita personale. Coach significa quindi “allenatore”.
Mental significa “mentale”. O meglio “della mente”.
Proprio perché il suo lavoro si concentra sull’allenamento delle capacità e facoltà mentali (come l’attenzione, la concentrazione, la padronanza dei propri pensieri).
Ci sono diverse tipologie di coaching, ma penso che l’allenamento mentale sia sempre la base di ogni approccio e ogni attività di coaching, per cui potremmo dire che il Mental Coach è di certo la figura per eccellenza quando si parla di coaching.
Cosa fa un Mental Coach?
In sostanza il Mental Coach potremmo dire che è una figura che aiuta a:
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Fare chiarezza sui propri obiettivi;
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Comprendere come arrivare a realizzarli;
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Offre l’opportunità di scoprire, vedere, portare alla luce i propri talenti;
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Offre strumenti specifici e creativi su misura per allenare le proprie capacità;
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Aiuta a rafforzare la mente davanti a pensieri limitanti e distruttivi;
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Struttura assieme al cliente una strada per raggiungere e realizzare le proprie aspirazioni.
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Impariamo ad essere più forti di qualunque problema, perché non sempre la realtà che viviamo si può cambiare, ma si può scegliere come viverla.
E questo ultimo punto, direi che andrebbe approfondito spendendo due parole al riguardo.
Molti professionisti e motivatori, invitano le persone a scappare da situazioni che non piacciono per costruire intorno a sé un mondo ideale fatto di aspirazioni sociali e riconoscimenti.
Ma cosa succede quando:
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Si è davanti ad una malattia?
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La persona che ami sta male o è morta?
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Si perde un posto di lavoro?
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Finisce una relazione durata anni?
Non sono forse anche questi aspetti della vita che vanno affrontati?
Se si continua a scappare dai problemi, cosa possiamo mai realizzare della nostra persona in termini di forza mentale, fisica ed emotiva?
Credo che per fare questo lavoro, serva un grande allenamento che aiuti a sviluppare grandi doti personali ma anche una grande vista per riuscire a cogliere il tesoro nascosto di ognuno lì dove l’altro fatica a vederlo.
In qualità di Coach, noto che più si è capaci di vedere e credere in quel tesoro chiamato potenziale interiore, più si ha chiara la strada da prendere ed aiutare l’altro anche nelle circostanze più dolorose della vita, affrontandole con serenità.
I punti sopra elencati emergono senza troppe tecniche ma semplicemente (si fa per dire) imparando ad amare e vedere nell’altro la stessa unicità che vedi in te stesso.
Si, perché un Mental Coach, è prima di tutto coach di se stesso.
Infatti penso: come è pensabile aiutare una persona se non si è capaci di aiutare se stessi?
Come si può aiutare una persona ad essere felice e indipendente emotivamente se non lo si è per primi?
È come avere un calice pieno solo per metà. Quando avrò versato la mia metà nel calice dell’altro pensando di aiutarlo, cosa sarà rimasto in me? Ricordiamoci che il pozzo vuoto non può dissetare gli altri.
Salire un gradino per volta, con costanza, a piccoli passi, ti consente di essere il miglior coach di te stesso! Mai sottovalutare l’importanza dei piccoli passi quotidiani.
Non sempre però abbiamo chiaro qual è il primo gradino da salire perché di fronte a noi, spesso, vediamo muri.
Un primo incontro di coaching gratuito senza alcun impegno, può aiutarti a vederlo, costruirlo se necessario e a comprendere se il coaching fa per te.
Differenza tra psicologo e Mental Coach
Spesso, la domanda che ci viene rivolta o che una persona si fa prima di approcciarsi al coaching è: che differenza c’è tra Psicologo e Mental Coach?
Ci sono ambiti di applicazione per cui il coach non può intervenire e per questo parliamo di:
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Diagnosi;
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Cura dei disturbi mentali.
Lo psicologo si occupa quindi di clinica e patologia mentre il Mental Coach non ha le competenze, né le abilitazioni necessarie per farlo.
Paragonare quindi le due figure, credo, sia fuorviante in quanto entrambe, lavorano con approcci e in campi differenti (per quanto il fine ultimo sia sempre lo stesso: il benessere mentale di chi ha l’onore di seguire ed aiutare).
Per questo motivo, uno psicologo può specializzarsi e quindi praticare coaching ma un coach non può fare lo psicologo (a meno ché non segua gli studi previsti per tale professione).
Chi si rivolge a un Mental Coach?
Ognuno di noi avrà sperimentato nella propria vita il bisogno di chiedere aiuto.
Per quanto la società moderna ci faccia credere che farlo sia una forma di debolezza, in realtà, è un gesto che mostra tanta forza e soprattutto, tanto amore verso se stessi.
Io stessa, prima di formarmi e studiare per diventare un Mental Coach Pro presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, ho fatto un percorso di crescita personale spinta dal bisogno di aiuto, di capire, di comprendere come raggiungere i miei obiettivi ed esprimere il mio pieno potenziale.
Quindi, a meno che non ci sia in corso un disturbo mentale diagnosticato, una situazione clinica in atto, il Mental Coach può essere d’aiuto a chiunque abbia bisogno, ad esempio di:
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Imparare a gestire ed eliminare i pensieri negativi e limitanti.
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Sviluppare un’ottima capacità di problem solving in maniera efficace ed indipendente;
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Imparare a gestire il proprio tempo in modo efficace;
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Avere una propria strategia, un proprio ordine nello stabilire, portare avanti e a termine i propri obiettivi;
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Lavorare sulla propria autostima imparando prendersi cura di sé;
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Migliorare le proprie relazioni;
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Sviluppare una propria Indipendenza Emotiva comprendendo i 5 bisogni fondamentali dell’uomo e come cerchiamo di soddisfarli costantemente (anche in modo errato).
Un ultima cosa…
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Hai paura di sbagliare e ti blocchi perdendo occasioni e opportunità?
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Non ti fidi del tuo “intuito” e lasci che siano gli altri a decidere per te?
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Hai paura di deludere e ferire le persone che ami?
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Non ti senti all’altezza e le tue decisioni sono piene di dubbi e incertezze?