In noi convivono centinaia di microrganismi: ma vi dev’essere un equilibrio che limiti quelli dannosi
La si potrebbe definire la madre di tutti i problemi intestinali. La disbiosi è una situazione di disequilibrio della flora batterica intestinale. Nel nostro intestino sono presenti centinaia di specie batteriche che vivono in simbiosi con noi e che devono convivere tra loro in un complesso ecosistema. Se la flora batterica risulta perturbata le sostanze tossiche non solo non vengono smaltite adeguatamente, ma si corre il rischio che vengano rimesse in circolo per una scorretta selezione dei nutrienti da assorbire ci spiega la Dr.ssa Daniela Cimpeanu, esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali, Doctor of science in Naturopathy Major Dietology e Nutrizione.
Dr.ssa perché le chiama infezioni nascoste?
Le definisco infezioni intestinali “nascoste”, perché purtroppo non sempre ci rendiamo conto della loro esistenza. Possono essere causate dalla presenza di batteri patogeni, quando si creano le condizioni per la proliferazione di questi ultimi si ottiene uno “sbilanciamento “di quell’equilibrio che è sinonimo per noi di salute. Il problema dunque non è eliminare totalmente i batteri nocivi, ma mantenerli in un numero limitato. Cosi ospiti potenzialmente pericolosi come la Candida albicans o l’Escherichia coli, responsabili anche di gravi patologie, vengono tollerati dal nostro sistema immunitario poiché svolgono funzioni utili per il nostro metabolismo. È dunque una questione di equilibrio e l’obiettivo è quello di evitare che i batteri patogeni si moltiplichino, prendendo il sopravvento su quelli “buoni” e facendo comparire disturbi e vere e proprie malattie. Tra questi vi sono ripetute infezioni da candida intestinale, vaginale, sistemica, maggiore suscettibilità a infiammazioni, allergie, cistiti ricorrenti, malattie autoimmuni, crampi addominali, gonfiore e secondo alcuni studi anche una minor resistenza immunitaria. L’intestino è un organo di importanza fondamentale per la difesa immunitaria di tutto l’organismo.
Ma cosa può alterare l’equilibrio della nostra flora intestinale?
Le cause possono essere diverse, vediamo le principali:
- Una dieta ricca di grassi e carboidrati semplici, soprattutto zucchero bianco e farine raffinate e, per contro, povera di fibre, vitamine e minerali;
- L’assunzione di antibiotici che distruggono completamente i batteri “buoni”;
- Una debolezza immunitaria, infezioni, allergie e intolleranze alimentari;
- Situazioni di stress emotivo
Quali sono le cause delle infezioni intestinali?
Le infezioni intestinali sono provocate, principalmente, da batteri, virus, funghi o parassiti intestinali che entrano nel nostro organismo attraverso gli alimenti, l’acqua contaminata e, certe volte, anche per contatto umano.
Questo genere di infezioni ha un decorso variabile, che dipende dal tipo di microorganismo che le genera e anche dalle condizioni fisiche in cui ci troviamo nel momento in cui le contraiamo. Se al momento del contagio siamo sani e le nostre difese immunitarie sono forti, certamente saremo in grado di affrontarle meglio.
I batteri responsabili di tali infezioni sono quasi sempre la candida, l’escherichia coli e la shigella, che colpiscono il nostro intestino. La giardia, d’altra parte, causa un rapido dimagrimento; anche le amebe, di solito presenti nella bocca e nello stomaco, possono provocare sintomi simili.
L’accesso di batteri non implica necessariamente lo sviluppo di una malattia infettiva, giacché attiva una moltitudine di meccanismi fisiologici di difesa capaci, nella maggior parte dei casi, di contrastare efficacemente l’insidia patogena. Anche la gravità della manifestazione infettiva è ampiamente variabile, in funzione del tipo di agente patogeno, dell’organo o apparato interessato, delle condizioni generali del paziente e in particolare dell’efficienza dei propri meccanismi fisiologici di difesa antinfettiva: si va quindi da infezioni banali, che non richiedono terapia, a patologie infettive ben più gravi e disseminate, resistenti a diversi tentativi di antibioticoterapia.
L’isolamento del germe patogeno deve essere sempre correlato con i segni clinici di malattia, perché esistono i portatori sani asintomatici per ognuno delle specie batteriche coinvolte.
La manifestazione clinica dell’infezione non è immediata; affinché ciò avvenga deve infatti trascorrere un certo periodo di tempo necessario al patogeno per svilupparsi e danneggiare i tessuti; questo è il tempo di incubazione.
L’organismo reagisce a un’invasione batterica con tre fondamentali meccanismi di difesa:
- barriere naturali
- risposta immune non specifica
- risposta immune specifica
Le barriere naturali dell’organismo consistono in superfici in grado di opporsi meccanicamente alla penetrazione dei microrganismi patogeni. La pelle è la prima valida barriera d’accesso agli agenti patogeni; è noto come lesioni cutanee e ustioni rappresentano aree di grande rischio per la contaminazione batterica.
Le mucose sono rivestite da sostanze fisiologiche dotate di proprietà antimicrobiche (muco cervicale, liquido prostatico) nonché immunitarie (immunoglobuline IgG e IgA secretorie). Si aggiungono inoltre altri meccanismi di difesa da ospite estraneo, come il tipico caso delle cilia vibratili dell’epitelio bronchiale, dotato di un movimento sincrono diretto verso l’esterno.
In particolare l’albero respiratorio dispone di numerosi ed efficienti meccanismi di difesa naturale contro l’ospite: i numerosi filtri prima dell’accesso bronchiale (mucosa nasale, saliva), la tosse, il già citato trasporto epiteliale mucociliare. Nel caso gli agenti esterni raggiungano gli alveoli, agiscono in questa sede macrofagi alveolari e istiociti tissutali.
Il pH acido dello stomaco e le secrezioni pancreatiche, biliari e intestinali rappresentano altri efficienti meccanismi di protezione del tratto gastroenterico nei confronti di microrganismi esterni, in aggiunta all’azione della peristalsi e di quel particolare fenomeno biocompetitivo operato dalla flora batterica intestinale, normalmente residente e capace di inibire l’attecchimento di altri patogeni estranei.
Con quali sintomi si possono manifestare?
Puoi accorgerti che qualcosa non va nell’equilibrio della microflora batterica, facendo attenzione ad alcuni segnali che indicano un problema. I sintomi che possono segnalare una situazione di disequilibrio sono:
- gonfiore addominale;
- candida vaginale
- feci non formate;
- cattivo odore delle feci;
- irregolarità intestinale;
- cistite ricorrente;
- sintomi colitici senza particolare causa;
- senso di pienezza e sazietà costante;
- dermatiti ricorrenti;
- perdita immediata di appetito;
- sensazione di bruciore e di pesantezza allo stomaco;
- brontolii allo stomaco;
- dolori al ventre;
- brividi;
- mal di testa;
- spossatezza accentuata;
Le infezioni da salmonella, escherichia coli o shigella provocano diarrea e presenza di sangue nelle feci.
Le infezioni da giardia, pur non causando diarrea, provocano una forte ed evidente perdita di peso.
Quali sono i rimedi naturali più efficaci e l’alimentazione più adatta a risolvere il problema ?
Prima di tutto ricordiamo che, al minimo campanello d’allarme, è importante rivolgerci al nostro medico in modo da ricevere una diagnosi corretta e una cura appropriata. Le infezioni intestinali, infatti, possono essere molto gravi, in modo particolare quelle causate dalla salmonella o dalla giardia.
Anche l’impatto che avrà sul nostro organismo dipenderà in gran misura dal nostro stato di salute e dalle nostre difese immunitarie in quel momento. Per questo motivo dobbiamo fare attenzione in particolar modo ad anziani e bambini.
Nonostante tutto, vi sono dei consigli generali che possono risultare utili mentre seguiamo la cura che ci ha indicato il nostro medico. Vediamo quali sono:
Dovremmo evitare di assumere latticini, farine, zuccheri, fritture e insaccati. Questi alimenti, infatti, nutrono i batteri e fanno aumentare le tossine del nostro organismo, favorendo la comparsa delle infezioni.
È sempre consigliabile iniziare la giornata ingerendo uno spicchio d’aglio crudo e un bicchiere d’acqua: è un ottimo antibiotico e aiuta a pulire l’organismo.
La colazione dovrebbe essere a base di frutta: iniziare la giornata con una papaya o una mela senza buccia è il modo ideale di apportare al nostro organismo i nutrienti necessari senza, però, danneggiare lo stomaco.
Dovremmo anche evitare la carne rossa, scegliendo invece una dieta leggera a base di brodo e minestre.
Se a causa dell’infezione abbiamo la diarrea, possiamo preparare un succo di mele con l’aggiunta di due limoni spremuti e un pizzico di sale: è un elisir davvero efficace. Ci darà sostegno e ci aiuterà a non disidratarci. Se ne può preparare un litro da bere durante tutto l’arco della giornata.
Stiamo a riposo per almeno tre giorni: il nostro corpo ha bisogno di molta energia per combattere l’infezione.
Possiamo anche preparare delle tisane alla camomilla, alla menta, al limone, all’echinacea e al dente di leone per combattere l’infezione. Sono perfette e possono essere assunte fino a tre volte al giorno.
Come prevenire le infezioni intestinali?
- Laviamo bene tutti gli alimenti, gli utensili da cucina e soprattutto le mani prima di metterci a tavola e dopo essere andati in bagno.
- Cerchiamo di seguire una dieta equilibrata e nutritiva per mantenere sempre in forze le nostre difese immunitarie.
- Attenzione anche alla carne che mangiamo, che dovrebbe essere sempre ben cotta.
- Facciamo bollire sempre l’acqua o beviamo quella imbottigliata, soprattutto nelle stagioni calde.
- Aumentiamo l’assunzione di vitamina C.
- Introduciamo nella nostra dieta alimenti non raffinati.
- Pratichiamo mezz’ora di attività fisica tutti i giorni.
- Facciamo attenzione, quando andiamo in vacanza o siamo in viaggio, ai cibi che mangiamo e all’acqua che beviamo, evitando assolutamente di bere direttamente dal rubinetto. Meglio optare, invece, per l’acqua in bottiglia, la scelta più indicata in questi casi.