Sono all’origine sia dei piccoli disturbi che di patologie più serie che oggi affliggono un numero sempre maggiore di persone: scopriamolo insieme all’esperta Dr.ssa Cimpeanu Daniela come limitare la loro azione sul tuo stile di vita.
Oggi più che mai il nostro intestino è sotto la minaccia di una serie di “nemici”. Le nostre abitudini alimentari, uno stile di vita evoluto in modo contrario alle esigenze dell’organismo, la presenza massiccia di agenti chimici nella nostra quotidianità sono soltanto alcuni dei fattori che concorrono a determinare una cattiva salute dell’intestino. Sono soprattutto i paesi occidentali quelli in cui è più alta, ed è in costante aumento, L’incidenza di malattie infiammatorie dell’intestino e il cancro del colon retto rappresenta ormai uno dei tumori maligni più diffusi, tanto per incidenza quanto per mortalità, insieme a quello polmonare a quello della mammella nella donna. E quindi inevitabile pensare che qualcosa, nel nostro modo di vivere, non stia rispettando la natura e le esigenze di questo organo così prezioso, del quale dovremmo cominciare a prendercene più cura. Nell’ambito di una recente indagine condotta dall’osservatorio nazionale Sulla salute della donna è emerso Che l’organo che crea più problemi è l’intestino (31%). Cominciamo quindi a conoscere meglio le esigenze dell’intestino scoprendo i suoi nemici.
I medicinali di sintesi sono davvero tra i nemici più acerrimi del benessere intestinale. I danni che possono creare non sono soltanto superficiali, ma possono portare con sé alterazioni profonde della flora intestinale e causare danno alla parete intestinale.
Alimentazione squilibrata.
Molti dei problemi dell’intestino sono legati al modo in cui trasformiamo, cuciniamo e consumiamo i cibi che arrivano sulle nostre tavole. Un’alimentazione in cui scarseggiano acqua e fibre è inadatta a mantenere la salute dell’intestino. E allo stesso modo non ne favorisce il benessere il massiccio consumo di carne rosse e insaccati che sono stati strettamente correlati a rischio di cancro intestinale. Da evitare i cibi raffinati e quelli industriali arricchiti di additivi: privi di energia naturale questi alimenti non sono il nutrimento utile i batteri intestinali e hanno un alto potenziale intossicante. Altri nemici dell’intestino sul fronte alimentare sono poi lo zucchero bianco, Che favorisce la proliferazione dei batteri nocivi come quelli della candida; L’alcol che determinerebbe una proliferazione eccessiva di flora intestinale patogeno; le bevande gassate,che portano a un peggioramento di sintomi come i gonfiori addominali; latticini e glutine capaci di determinare reazioni di intolleranza. Avere una dieta ricca di grassi, metabolizzati proprio a livello intestinale, modifica la flora intestinale e favorisce la trasformazione degli acidi biliari in fattori cancerogeni.
Scarso movimento.
Condurre una vita sedentaria induce anche il nostro intestino a muoversi poco. Il risultato è l’aumento del tempo impiegato del cibo a percorrere l’intero tubo digerente con un aumento di tossine e del rischio di fermentazione. La durata del transito del cibo nell’intestino varia tra le 9 e le 24 ore: se il tempo aumenta, cresce il rischio di infiammazioni.
Chi pratica poco movimento è più esposto a rischio di stipsi, meteorismo e gonfiori addominali.
Lo stress.
Anche se oggi lo stress viene considerato il padre di tutti mali, I suoi effetti negativi sull’intestino sono più che confermati. Oltre agli effetti immediati che ansia e agitazione anno sull’intestino, inducono episodi di colite, lo stress aumenta i livelli di infiammazione. Viene infatti incrementata la produzione di un ormone, chiamato cortisolo, che ostacola il rinnovamento della mucosa intestinale che, indebolita è maggiormente soggetta a danneggiamento. Inoltre l’ormone dello stress contrasta lazione della melatonina che, durante la notte, favorisce i processi di rinnovamento, disintossicazione e riparazione dei tessuti. Pur non essendo la causa diretta di malattie come la sindrome del colon irritabile, la colite ulcerosa è il morbo di Crohn, lo stress logora l’intestino tenendo sempre alti i livelli di infiammazione.
Ritmi alterati.
Il nostro intestino lavora in modo ciclico e ama i ritmi costanti. Molti enzimi intestinali seguono periodicità orarie che, se non rispettate, portano a squilibri nelle attività digestive. Non rispettare gli orari dei pasti può indurre disturbi come gonfiori, dolori addominali e regolarità nell’evacuazioni. Questo bisogno di routine spiega anche perché quando si va in vacanza, quando si viaggia e quando mutano le normali abitudini uno degli effetti immediatamente sperimentabili può essere un blocco delle funzioni intestinali. Un cattivo funzionamento dell’orologio biologico è stato correlato anche all’insorgere di malattie infiammatorie dell’intestino. A influenzare l’attività intestinale oltre all’alternarsi di giorno e notte vi è anche il succedersi delle stagioni.