Gli allergeni possono nascondersi nel cibo, in aria e nelle superfici ci racconta l’esperta Daniela Cimpeanu
Si manifestano con pruriti, arrossamenti e difficoltà respiratorie.
Arriva la primavera, anzi è già arrivata! Le giornate si allungano, i campi si ricoprono di mille colori e profumi. Una magia che si rinnova ogni anno ma che, al contempo, si accompagna di presenze poco gradite come le allergie. E così via a starnuti, naso che cola, occhi che lacrimano, prurito e chi più ne ha più ne metta.
Le allergie interessano un numero sempre maggiore di persone. Solo in Italia questo problema affligge circa il 15% della popolazione, un dato che appare ancora più preoccupante se si considera che solo cinquant’anni fa la percentuale non oltrepassava il 2%. Insieme alla Dr.ssa Daniela Cimpeanu esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali Doctor of Science in Naturopathy Major Dietologi e Nutrizione, cerchiamo di capire cosa sono e come si manifestano.
Come si presenta il mondo delle allergie ?
La parola allergia deriva dall’unione di due vocaboli greci: “alos” che significa “diverso “ed “ergon” che significa “effetto”. Il meccanismo di questa patologia infatti è proprio quello di fare in modo che alcune sostanze innocue abbiano sul nostro organismo un effetto diverso dal normale, sproporzionato. Negli ultimi decenni i casi di allergia sono aumentati, questo è dovuto ai cambiamenti dello stile di vita nelle zone più industrializzate. Tra le cause ipotizzate ci sono fattori negativi come l’aumento degli agenti inquinanti, ma anche positivi come la riduzione dei casi di malattie infettive nei primi anni di vita: oggigiorno infatti il sistema immunitario di un bambino ha meno nemici pericolosi da combattere e, di conseguenza, finisce con “prendersela” con sostanze inoffensive.
Cos’è l’allergia?
L’allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da una reazione eccessiva dell’organismo nei confronti di alcune sostanze innocue come ad esempio i pollini o determinati cibi. Il sistema immunitario considera come “nemiche” sostanze che in realtà non sono pericolose, impone al nostro corpo di difendersi da esse anche se non ce ne sarebbe bisogno.
Come si scatena la reazione allergica?
Quando l’organismo si è sensibilizzato ad uno specifico allergene, nel sangue circolano immunoglobine E, studiate su misura per la sostanza incriminata. Non appena il soggetto incontra di nuovo l’allergene, l’immunoglobulina dà fuoco alle polveri innescando i mastociti, vere e proprie “bombe” farcite di varie sostanze infiammatorie, che esplodono scaricando l’istamina contro l’allergene. L’istamina dilata i capillari, arrossa e riempie di ponfi la pelle, congestiona le mucose aumentandone le secrezioni. Da qui l’abbondante lacrimazione degli occhi e il muco che intasa le vie respiratorie.
I sintomi si presentano subito dopo l’esposizione all’allergene e secondo la localizzazione dell’infiammazione, traducendosi in asma bronchiale, rinite allergica, dermatiti, orticaria, fino ad arrivare allo shock anafilattico nelle allergie alimentari gravi o in quelle causate da sostanze chimiche e veleni animali.
Quali sono le allergie più frequenti?
Per chi soffre di allergie respiratorie la stagione dei pollini è un vero incubo: naso e gola prudono e si gonfiano mentre un rivolo d’acqua chiara comincia a scorrere dalle narici, irritando la pelle tutto intorno, segno caratteristico del raffreddore allergico che lo distingue facilmente da quello virale. La congestione delle mucose produce una sensazione di ostruzione costante, il naso tappato impedisce di dormire, la bocca brucia, la testa duole, il palato pizzica, gli occhi si infiammano e lacrimano: un vero tormento che può protrarsi per mesi, perché la stagione dei pollini decolla presto e finisce tardi.
In Italia si comincia con gli alberi: il nocciolo, l’olmo, il salice, il pioppo che fioriscono nell’ordine da febbraio a marzo.
Da marzo ad aprile è la volta del frassino, della quercia, del platano, mentre nelle regioni mediterranee sono i cipressi, i frassini e i platani le piante che creano maggiori problemi.
Subito dopo gli alberi, tra maggio e luglio, si liberano i pollini delle graminacee, di cui fanno parte i cereali: grano segale, mais, avena etc.
La stagione si conclude con le erbe come il tarassaco, l’ambrosia, l’ortica, il trifoglio, che pollinizzano tra luglio e ottobre o novembre secondo il clima.
Inoltre si possono individuare tre grandi famiglie di allergie: quelle alimentari, quelle di tipo respiratorio e le cosiddette dermatiti da contatto.
Le allergie alimentari sono molto frequenti nell’infanzia, quando riguardano soprattutto l’intolleranza al latte, e tendono a diminuire con l’età. I cibi che provocano maggior numero di allergie sono le mandorle, i crostacei e alcuni frutti. Queste allergie si manifestano soprattutto con disturbi di tipo gastroenterico, come dolori addominali e dissenteria, ma possono anche provocare dermatiti e orticaria. Nel momento in cui insorgono è necessario escludere dalla dieta il cibo incriminato.
Le allergie da contatto sono quelle forme scatenate dal contatto della pelle con una determinata sostanza. In genere si manifesta con prurito, dolore, arrossamento e desquamazione della zona di pelle interessata. Compaiono soprattutto nelle parti del corpo entrante in contatto con la sostanza scatenante. Di solito queste forme allergiche sono causate da metalli come cromo e nickel, dal lattice, dai cosmetici, dai coloranti chimici o da alcune vernici.
Le allergie respiratorie si dividono in “stagionali” e “perenni”. Le allergie stagionali sono causate dai pollini che si concentrano nell’aria solo in alcuni determinati periodi dell’anno. Le allergie respiratorie perenni invece sono scatenate da acari o animali domestici. Il sintomo principale è la rinite, cioè un continuo senso di ostruzione e prurito nasale accompagnato da gocciolamento e da violenta crisi di starnuti, prurito degli occhi e lacrimazione.
Quali sono le armi del sistema immunitario?
L’arsenale del sistema immunitario comprende anticorpi di vario tipo, tra cui:
- Mastociti: presenti in grande quantità nella pelle, nelle mucose gastroenteriche, respiratorie e vascolari, sono cellule imbottite di sostanze infiammatorie, soprattutto istamina. Vengono attivate dalle IGe
- Immunoglobuline A presenti soprattutto nelle secrezioni corporee (salivari, lacrimari, genitourinarie), nel muco (intestino, bronchi), oltre che nel latte materno, costituiscono la prima difesa contro le infezioni locali.
- Immunoglobuline E, implicate tra l’altro nella protezione contro le infezioni parassitarie e nelle reazioni allergiche, si legano ai recettori dei mastociti, provocando la liberazione di ingenti quantità di istamina. Sono responsabili di sintomi allergici come la rinite, la congiuntivite, l’asma, l’orticaria ecc.
- Immunoglobuline G sono gli anticorpi specifici che restano in circolo dopo il primo incontro con l’intruso. Neutralizzano virus, batteri e tossine e attivano i fagociti, che si incaricano di inglobarli, distruggerli e liberare il campo dai detriti. Costituiscono la parte più evoluta e numerosa del sistema immunitario di un adulto.
Ognuno di noi ha reazioni personalizzate con l’esterno?
Non tutti gli allergici hanno le stesse tempistiche di reazione. Il tempo che intercorre tra il primo contatto con una determinata sostanza e lo sviluppo di un’allergia verso di essa è diverso da soggetto a soggetto e può variare da qualche giorno a diversi anni. Anche il tempo tra il contatto con la sostanza verso cui si è allergici e la reazione dell’organismo può variare: in alcuni casi i primi sintomi si manifestano dopo pochi secondi (ipersensibilità immediata), mentre in altri possono trascorrere anche un paio di giorni (ipersensibilità ritardata)
In che modo ci possono aiutare i rimedi naturali?
Il Ribes Nigrum è il principale rimedio naturale consigliato per combattere il raffreddore da fieno. Se ne assumono 50 gocce una o due volte al giorno diluite in poca acqua, iniziando almeno un mese prima e proseguendo per 4 mesi. I suoi principi attivi stimolano le ghiandole surrenali, incentivando la produzione di cortisolo, che, attivato naturalmente, aumenta senza superare il livello ben tollerato dall’organismo. Ottimo per dermatiti ed eczema, svolge un’azione specifica contro le congiuntiviti e la bronchite allergica. Per questo viene considerato il “fitoterapico per eccellenza” nella cura delle allergie.
Molto efficace per un’azione preventiva contro le allergie di stagione è anche l’elicriso. Questo antistaminico naturale permette di proteggere le vie respiratorie da infiammazioni e patologie allergiche, grazie anche al suo effetto antinfiammatorio.
Ottimo come preventivo è anche l’estratto fluido di Rosa Canina – ricchissimo di vitamina C e flavonoidi dalle proprietà astringenti, antinfiammatorie e antistaminiche – utile anche nelle allergie alimentari per modulare le difese, sfiammare l’intestino e favorire l’eliminazione delle tossine. Se ne assumono 30 gocce in poca acqua tre o quattro volte al giorno, per due mesi.
Quando si soffre di allergie bisogna intervenire anche sull’intestino?
Sappiamo con certezza che le allergie hanno una profonda connessione con l’equilibrio delle mucose intestinali, ed è importante che la salute di questo apparato venga ripristinata. Il sistema immunitario è nelle sue mani. Quest’organo, infatti, oltre a essere coinvolto nel processo digestivo svolge un importante ruolo nel sostenere il nostro sistema immunitario. Inoltre le patologie legate ad esso negli ultimi anni si sono notevolmente intensificate, a dimostrazione che la nostra parte intestinale è specchio di stili di vita e di ritmi sbagliati che la modernità impone. Risulta fondamentale la terapia con probiotici specifici, che consente di riportare in equilibrio la reattività allergica stimolando il sistema immunitario. Le cellule immunitarie presenti nella flora intestinale producono anticorpi in grado di disattivare e rimuovere i microrganismi patogeni.